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lunedì 12 novembre 2012

Un bellissimo sito di mappe concettuali



Vi segnaliamo un bellissimo sito molto utile di "mappe concettuali", qui:

http://mapper-mapper.blogspot.it/search/label/CHI%20SIAMO


Per chi invece volesse cimentarsi con un programma gratuito che costruisce le mappe, potete scaricarlo qui:



http://cmap.ihmc.us/download/

Giancarlo Memmo

lunedì 5 novembre 2012

Barriere architettoniche e mentali, post a cura di Patrizia Mazzarello


In questo post, molto efficacemente Patrizia introduce " a chiare lettere" il concetto di "integrazione"...ci fa riflettere e ci conferma l'importanza dell'integrazione sociale e scolastica delle Persone con bisogni educativi speciali...grazie!

Il ministro dell’economia Vittorio Grilli nelle scorse ore ha assicurato che il governo stanzierà i fondi per l’assistenza domiciliare ai malati di Sla, la Sclerosi laterale amiotrofica, una malattia neurologica che colpisce progressivamente tutti i muscoli. Per arrivare a questo risultato, però, ci sono volute settimane di lotta da parte dei malati, che hanno addirittura organizzato uno sciopero della fame, e dei loro famigliari, scesi in piazza a protestare e ad informare i cittadini di quanto stava accadendo.
Perché partire da questo per parlare di disabilità e barriere architettoniche? In primo luogo perché colpisce, in questa brutta storia di diritti negati e poi concessi solo sotto il peso dello sdegno dell’opinione pubblica, la foto ed il sorriso dei malati pubblicati oggi sui principali quotidiani. In quegli occhi soddisfatti, in quegli sguardi fieri, è l’immagine della vittoria. Ma anche di una grande sconfitta. Perché una società che costringe i suoi malati a far lo sciopero della fame per ottenere assistenza, che in casi come questi significa semplicemente il diritto ad una vita decorosa per sé e per le persone che ti vivono accanto, è una società che ha, lei sì, qualcosa che non funziona.
E allora, al di là di retorica, viene da pensare che le barriere da abbattere siano mentali prima ancora che fisiche. C’è un muro che occorre buttare giù. E bisogna farlo ogni giorno, con costanza. Perché ad ogni mattone che cade, frutto del pregiudizio, dell’ignoranza o del semplice disinteresse, ce ne sono altri pronti a prendere il loro posto.
Io sono cresciuta con Massimo, il mio cugino speciale, di sei anni più grande. Lui non sapeva parlare correttamente, aveva dei movimenti ripetitivi ed un po’ scomposti. Ma era felice quando lo andavo a trovare, ogni giorno. Ed era bravissimo a giocare a palla. Spesso portavo con me qualche mia amica e sempre, dopo la sorpresa iniziale, tutto funzionava perfettamente. Massimo tirava la palla, noi correvamo a prenderla. Perché dico questo? Perché i bambini, non ancora viziati dai condizionamenti, sanno benissimo, per istinto, cosa è giusto fare. Trovano le soluzioni, adattano i comportamenti. Le barriere arrivano dopo. A crearle sono le nostre paure, la nostra inadeguatezza. 

Patrizia Mazzarello


FARE SPAZIO AL REGNO di Don Daniele Bisato (Parroco di S.Agostino di Ventimiglia)


Riceviamo e siamo lieti di pubblicarlo nel nostro blog, il contributo di Fede di Don Daniele Bisato, parroco della Chiesa di S.Agostino di Ventimiglia. ... grazie a nome della redazione.
Federico Di Caro

Ci sono certe espressioni che nella mente di un credente circolano con frequenza anche se non sono ben comprese. Una di queste è certamente “Il regno di Dio” o “il regno dei cieli”. Marco inizia il suo vangelo mettendo in bocca a Gesù queste parole:
“Gesù andò nella Galilea, proclamando il Vangelo di Dio, e diceva: il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino: convertitevi e credete nel Vangelo!”
La “Buona Notizia” è questa: con la presenza di Gesù chi viveva nell’attesa di Lui, può fare esperienza, può contemplare il diffondersi di quell’amore che è di Dio, che è in Dio ma che, attraverso la persona di Gesù può coinvolgere anche noi.

Il Regno di Dio è presente nella persona di Gesù.
Il Regno di Dio viene anche oggi e continuerà sempre, perché continua a compiersi.
Nella vita terrena non terminiamo mai di entrarvi, accogliendolo sempre di più. 

Gesù è Dio che vive l’esistenza umana fino all’estremo, fino al punto massimo di umanità e di amore. Fino alla morte, l’estremo respiro vitale. L’evangelista Giovanni introduce l’istituzione della cena  con la frase. “Gesù avendo amato i suoi che erano nel mondo li amò sino alla fine” (Gv. 13) Quell’amare fino alla fine non significa solo fino all’ultimo respiro di vita, cioè fino a ciò che è nelle capacità umane. Egli è anche Dio e, quindi, mettendo in atto anche quanto è nelle sue capacità divine.

Fino alla risurrezione, l’estremo palpito dell’amore. Gesù ha obbedito alla volontà vitale e amorosa del Padre: manifestare l’amore infinito, dentro tutte le situazioni
dell’umana esistenza.
Sapremo mai immaginarci quanto sia intenso e pieno di vita l’amore che Gesù è venuto a portare alla nostra povera umanità, incapace di amare a causa delle profonde ferite prodotte dal peccato?
Tuttavia la medesima obbedienza ( che è poi conformità ad amare come ama Dio) è richiesta all’essere umano, che significa proporre ad un uomo di amare in maniera divina! Ciò può sembrare assurdo, ma la venuta di Gesù tra noi e il vivere nella comunione che la fede ci permette, rende possibile anche a noi questo amore. Siamo chiamati a manifestare l’amore in ogni realtà umana, fino all’estremo:  nella gioia e nel dolore, nel riposo e nella fatica, nella malattia e nella salute, nel lavoro e nel disagio sociale, nella vita e nella morte.
Una persona che noi oggi definiamo “diversamente abile” che accoglienza trova oggi? sono davvero riconosciute ed apprezzate le sue “abilità” anche se “altre” rispetto alle più diffuse e conosciute?
Nella mia esperienza ho potuto gustare la gioia di vedere certe persone finalmente riconosciute e accolte, accendere con la loro vivacità e gioia di vivere degli ambienti familiari e di quartiere  piuttosto chiusi e tristi.
Sono lieto di poter esprimere qualche mio pensiero anche da questo sito
Il Regno di Dio ha bisogno di spazio. Soprattutto dentro di noi, nei cuori e nella loro capacità di amare.
Non ha bisogno di lasciapassare, passaporti o licenze speciali. Chiunque è in grado di rendere attuale, concreto e riconoscibile il volto  misterioso di quell’amore che ha davvero diritto di cittadinanza in tutto il mondo.

La mia esperienza sulle barriere architettoniche, di Federico Di Caro




Prima di tutto la definizione che ho preso da un’enciclopedia su internet:

Viene definita barriera architettonica qualunque elemento costruttivo che 
impedisca, limiti o renda difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di 
servizi (specialmente di persone con limitata capacità motoria o sensoriale).
Da questo consegue che un elemento che non costituisca barriera architettonica 
per un individuo può invece essere di ostacolo per un altro; si evince quindi
che il concetto di barriera viene percepito in maniera diversa da ogni 
individuo. Il bisogno di garantire al maggior numero di persone il diritto alla 
libertà di movimento, ha portato alla ricerca di parametri comuni, che 
consentissero di limitare il criterio di soggettività.
Il passo più importante è stato fatto a livello normativo andando a 
individuare quali elementi costruttivi siano da considerarsi barriera 
architettonica. Il primo passo verso il miglioramento della situazione deve 
essere fatto educando la comunità: bisogna educarla a rimuovere le barriere 
culturali prima di quelle architettoniche al fine di promuovere l’integrazione 
sociale parallelamente a quella ambientale. Il secondo grande passo deve essere 
fatto in fase di pianificazione urbanistica: la progettazione dello spazio e 
degli edifici deve essere volta a favorire il più possibile una vita 
indipendente e confortevole delle persone nei vari settori: nelle abitazioni, 
nei trasporti, nel lavoro, nell'istruzione e nel tempo libero. La legge quadro 
italiana che tratta il problema dell'accessibilità è la legge 13/89 che 
stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l'accessibilità
ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici. Il D.M. 236/89 
(decreto attuativo) si addentra maggiormente nella parte tecnica ed individua 
tre diversi livelli di qualità dello spazio costruito.
Questi tre livelli sono:
Accessibilità: possibilità per persone con ridotta o impedita capacità motoria 
o sensoriale di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e 
ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruire di spazi ed attrezzature in 
condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
Visitabilità: possibilità per persone con ridotta o impedita capacità motoria
o sensoriale di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio 
igienico di ogni unità immobiliare. Vengono considerati spazi di relazione gli 
spazi di soggiorno dell’alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed 
incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.
Adattabilità: possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi 
limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da 
parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.



Poi la mia esperienza .......

ALL'IPC MARCO POLO DI VENTIMIGLIA

....La mia esperienza  all'IPC Marco Polo di Ventimiglia è stata molto positiva perché per me passare dalle medie alle superiori, mi ha fatto diventare un ragazzo più maturo, con la grande accoglienza dei miei compagni che mi hanno accolto bene, i prof anche durante l’intervallo mi sorvegliano e in particolare anche i miei amici Simone, Roberto ed Elodie che si preoccupano  per me e mi vogliono bene.
Per quanto riguarda le barriere architettoniche nella  Scuola di Ventimiglia, non ho mai riscontrato difficoltà, perché la scuola è attrezzata per noi disabili, è dotata di bagni per disabili e anche di ascensore. Per quanto riguarda il movimento in corridoio è molto comodo perché è bello largo e spazioso per le mie manovre con la carrozzina mono-posto.Qualche problema a volte esiste nelle classi perché sono piccole e affollate e non sempre riesco a muovermi bene.


IN CROCIERA

La mia esperienza in crociera, fatta per la seconda volta nella mia vita, devo dire che è un modo di fare vacanza molto comodo perché conosci vari posti comodamente. L’equipaggio ci aiuta molto in tutte le nostre esigenze, nella nave ci sono delle rampe per salire con la carrozzina evitando le scale, in modo da renderci la vacanza semplice e piacevole a me e a chi mi accompagna.


IN AEREO

Ho fatto solo un viaggio in aereo dove sono partito da Ventimiglia a Miami (USA) e ho fatto il seguente itinerario: Nizza-Madrid, dove mi sono venuti a prendere un’azienda di nome SIN BARRERA (spagnola) che è specializzata per le persone diversamente abili, la ditta mi ha trasportato con i carrelli elevatori fino a dentro l’aereo. Il viaggio in aereo è stato molto comodo.


NELLA MIA CITTA'

Per quanto riguarda le barriere architettoniche a Ventimiglia, devo dire che non ne ho trovate molte, i marciapiedi spesso hanno la rampa per la carrozzina e in generale se fai i percorsi giusti non trovi tante barriere..


ALLA SPES AUSER
Nella mia esperienza extrascolastica alla SPES-AUSER di Ventimiglia, devo dire che fino ad ora non ho mai riscontrato difficoltà, perché la Spes è un’associazione che non ha nemmeno una barriera architettonica ed è fatta su misura per noi disabili in modo da offrirci un futuro più bello  e un vantaggio in più a trovare lavoro o una attività.

Il blog per me è perfetto, spero che vi piaccia il post e se volete scrivermi per qualche commento la mia email è: fendex@hotmail.it

Ciao a tutti :-)



Federico Di Caro


giovedì 1 novembre 2012

Un confronto europeo tra stipendi e orari, a cura di Admin

Un confronto completo:


Un confronto solo per gli orari.

Orario settimanale di insegnamento dei docenti - Fonte Eurydice 2011

primaria
. Inf.
sec. Sup.
Bulgaria
12
15
14
Polonia
14
14
14
Estonia
16
16
15
Rep. Ceca
17
17
16
Slovenia
17
17
15
Danimarca
18
20
19
Grecia
18
16
14
Austria
18
17
17
Romania
18
18
18
Slovacchia
18
18
18
Finlandia
18
16
15
Cipro
19
18
18
media UE
19,6
18,1
16,3
Germania
20
18
18
Ungheria
20
20
20
Belgio
21
19
18
Lettonia
21
21
21
Lituania
21
18
18
Lussemburgo
21
18
18
Irlanda
22
22
22
Italia
22
18
18
Francia
24
17
14
Spagna
25
19
19
Portogallo
25
22
22
Malta
26
20
20

(da RTS, Regolarità e trasparenza nella Scuola: http://aldodomenicoficara.blogspot.it/)


Da Eurydice: Responsabilità e autonomia degli insegnanti in Europa pubblicato da Admin

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