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lunedì 5 novembre 2012

La mia esperienza sulle barriere architettoniche, di Federico Di Caro




Prima di tutto la definizione che ho preso da un’enciclopedia su internet:

Viene definita barriera architettonica qualunque elemento costruttivo che 
impedisca, limiti o renda difficoltosi gli spostamenti o la fruizione di 
servizi (specialmente di persone con limitata capacità motoria o sensoriale).
Da questo consegue che un elemento che non costituisca barriera architettonica 
per un individuo può invece essere di ostacolo per un altro; si evince quindi
che il concetto di barriera viene percepito in maniera diversa da ogni 
individuo. Il bisogno di garantire al maggior numero di persone il diritto alla 
libertà di movimento, ha portato alla ricerca di parametri comuni, che 
consentissero di limitare il criterio di soggettività.
Il passo più importante è stato fatto a livello normativo andando a 
individuare quali elementi costruttivi siano da considerarsi barriera 
architettonica. Il primo passo verso il miglioramento della situazione deve 
essere fatto educando la comunità: bisogna educarla a rimuovere le barriere 
culturali prima di quelle architettoniche al fine di promuovere l’integrazione 
sociale parallelamente a quella ambientale. Il secondo grande passo deve essere 
fatto in fase di pianificazione urbanistica: la progettazione dello spazio e 
degli edifici deve essere volta a favorire il più possibile una vita 
indipendente e confortevole delle persone nei vari settori: nelle abitazioni, 
nei trasporti, nel lavoro, nell'istruzione e nel tempo libero. La legge quadro 
italiana che tratta il problema dell'accessibilità è la legge 13/89 che 
stabilisce i termini e le modalità in cui deve essere garantita l'accessibilità
ai vari ambienti, con particolare attenzione ai luoghi pubblici. Il D.M. 236/89 
(decreto attuativo) si addentra maggiormente nella parte tecnica ed individua 
tre diversi livelli di qualità dello spazio costruito.
Questi tre livelli sono:
Accessibilità: possibilità per persone con ridotta o impedita capacità motoria 
o sensoriale di raggiungere l’edificio e le sue singole unità immobiliari e 
ambientali, di entrarvi agevolmente e di fruire di spazi ed attrezzature in 
condizioni di adeguata sicurezza e autonomia.
Visitabilità: possibilità per persone con ridotta o impedita capacità motoria
o sensoriale di accedere agli spazi di relazione e ad almeno un servizio 
igienico di ogni unità immobiliare. Vengono considerati spazi di relazione gli 
spazi di soggiorno dell’alloggio e quelli dei luoghi di lavoro, servizio ed 
incontro, nei quali il cittadino entra in rapporto con la funzione ivi svolta.
Adattabilità: possibilità di modificare nel tempo lo spazio costruito a costi 
limitati, allo scopo di renderlo completamente ed agevolmente fruibile anche da 
parte di persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale.



Poi la mia esperienza .......

ALL'IPC MARCO POLO DI VENTIMIGLIA

....La mia esperienza  all'IPC Marco Polo di Ventimiglia è stata molto positiva perché per me passare dalle medie alle superiori, mi ha fatto diventare un ragazzo più maturo, con la grande accoglienza dei miei compagni che mi hanno accolto bene, i prof anche durante l’intervallo mi sorvegliano e in particolare anche i miei amici Simone, Roberto ed Elodie che si preoccupano  per me e mi vogliono bene.
Per quanto riguarda le barriere architettoniche nella  Scuola di Ventimiglia, non ho mai riscontrato difficoltà, perché la scuola è attrezzata per noi disabili, è dotata di bagni per disabili e anche di ascensore. Per quanto riguarda il movimento in corridoio è molto comodo perché è bello largo e spazioso per le mie manovre con la carrozzina mono-posto.Qualche problema a volte esiste nelle classi perché sono piccole e affollate e non sempre riesco a muovermi bene.


IN CROCIERA

La mia esperienza in crociera, fatta per la seconda volta nella mia vita, devo dire che è un modo di fare vacanza molto comodo perché conosci vari posti comodamente. L’equipaggio ci aiuta molto in tutte le nostre esigenze, nella nave ci sono delle rampe per salire con la carrozzina evitando le scale, in modo da renderci la vacanza semplice e piacevole a me e a chi mi accompagna.


IN AEREO

Ho fatto solo un viaggio in aereo dove sono partito da Ventimiglia a Miami (USA) e ho fatto il seguente itinerario: Nizza-Madrid, dove mi sono venuti a prendere un’azienda di nome SIN BARRERA (spagnola) che è specializzata per le persone diversamente abili, la ditta mi ha trasportato con i carrelli elevatori fino a dentro l’aereo. Il viaggio in aereo è stato molto comodo.


NELLA MIA CITTA'

Per quanto riguarda le barriere architettoniche a Ventimiglia, devo dire che non ne ho trovate molte, i marciapiedi spesso hanno la rampa per la carrozzina e in generale se fai i percorsi giusti non trovi tante barriere..


ALLA SPES AUSER
Nella mia esperienza extrascolastica alla SPES-AUSER di Ventimiglia, devo dire che fino ad ora non ho mai riscontrato difficoltà, perché la Spes è un’associazione che non ha nemmeno una barriera architettonica ed è fatta su misura per noi disabili in modo da offrirci un futuro più bello  e un vantaggio in più a trovare lavoro o una attività.

Il blog per me è perfetto, spero che vi piaccia il post e se volete scrivermi per qualche commento la mia email è: fendex@hotmail.it

Ciao a tutti :-)



Federico Di Caro


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