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venerdì 26 ottobre 2012

Quando lo smartphone aiuta il disabile di Aldo Domenico Ficara


Riceviamo e ringraziamo l'ing. Aldo Domenico Ficara (insegnante e redattore della

prestigiosa Tecnica della Scuola) che ci ha dato questo post. Grazie.






Secondo uno studio Istat proposto nel 2009 dal titolo "La disabilità in Italia" nel nostro Paese ci

sono oltre 2.500.000 persone con disabilità e difficoltà motorie, mentre i numeri si fanno più

alti se si considerano tutti gli over 65, persone sempre più esposte alle difficoltà rappresentate

dalle barriere architettoniche.

Per ovviare a tali difficoltà può venirci incontro l’innovazione tecnologica, sotto le spoglie della

telefonia mobile.

Si chiama EasyWay, a lanciarla è Vodafone, ed è un'applicazione gratuita per smartphone,

dedicata sia a persone con difficoltà motorie che ai loro accompagnatori che si muovono in città 


con il passeggino, per segnalare in tempo reale il grado di accessibilità dei luoghi pubblici come

negozi, musei, ristoranti, alberghi e uffici.

Questa applicazione può risultare utile anche agli studenti disabili per rendere note tutte le

barriere architettoniche presenti nelle nostre scuole.

I dati, che saranno inseriti nella banca dati di EasyWay, verranno messi a disposizione di tutti

quei soggetti interessati ad avere informazioni sull’ accessibilità dei luoghi pubblici, come ad

esempio parcheggi dedicati,servizi igienici per disabili e strutture scolastiche.

Per quanto detto EasyWay rappresenta un esempio concreto delle potenzialità sociali della

telefonia mobile, che oggi ha raggiunto un livello di diffusione e di evoluzione dei servizi tali da

consentire un suo efficace utilizzo per migliorare la vita delle persone disabili.

L'applicazione, realizzata con il contributo di Fish, la Federazione Italiana per il Superamento

dell'Handicap, è una risposta semplice ed innovativa ad un problema che caratterizza le

nostre città sempre più condizionate dalle numerose barriere architettoniche mai rimosse.

Un importante passo in avanti nella direzione di aiutare l'indipendenza, l'autonomia e

l'inclusione sociale di tutte le persone con difficoltà motorie.


(Aldo Domenico Ficara)





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